Se ancora in risultati definitivi non ci sono, anche se ieri sera si è tenuta la conferenza stampa, con tanto di inno nazionale alla fine, il risultato è chiaro, riconfermando all'ennesima potenza quanto già era stato annunciato, addirituttra prima delle elezioni, soprattutto dalla stampa europea.
Un dato emerge: a parte nell'area di Sidi Bouzid, Ennahda è ovunque, anche nei quartieri dove non ci si sarebbe aspettati questo risultato, come La Marsa, Tunis 2, la banlieue nord residenziale. Un successo trasversale colto soprattutto come un rovesciamento del passato e il segno dell'addio definitivo a Ben Ali.
Sul futuro, attesa senza commenti e la consapevolezza da parte dei cittadini che tra un anno il nuovo capo del Governo si potrà cacciare se non funziona. Nella parte della sinistra laica, campeggia invece la rabbia.
C'è chi azzarda un paragone con l'Iran e chi, leggendo in positivo la realtà, con la Turchia. Da Roma mi giunge l'eco di una riflessione sulla dittatura argentina passata che è un invito è comunque un invito a non lasciar perdere, a non arrendersi.
Il Chiasmo delle idee nasce come un piccolo laboratorio artigianale di pensiero con l'idea che la creatività è l'incontro di un viaggio interiore che attinge all'esterno.
venerdì 28 ottobre 2011
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Da Laura Sales, Attrice e Regista de' "Il Cubo nero della colpa" di Daniel Fermani, al debutto con la compagnia italo argentina di teatro sperimentale: Los Toritos.
RispondiElimina"Arriva la notizia della condanna all'ergastolo, per crimini contro l'umanità, dell’angelo biondo della morte, Alfredo Astiz che ideò i voli della morte,uno dei più crudeli protagonisti della sporca guerra che insanguinò l’Argentina tra il 1976 e il 1983. Ricevere questa mattina un sms di Lucia Patrizia Sacco di Amnesty International, pensando al silenzio stampa del nostro Paese durante gli anni del golpe; ricordare il filo che parte da Donne argentine in fondo al mare, non può essere solo una casualità....Bisogna continuare a ricordare e non lasciare che l'oblio del silenzio vinca".
Queste le parole di Laura Sales, regista dello spettacolo; questi i pensieri di chi ancora ha voglia e crede in un disegno e in una giustizia che percorre l'asse del tempo.
Gli scontri a Sidi Bouzid - L'annuncio della vittoria di Ennahdha ha scatenato un'ondata di violenza a Sidi Bouzid, città della regione centrale dove a dicembre è partita 'la rivoluzione dei gelsomini'. Gruppi di giovani hanno attaccato la sede locale del partito islamico popolare e lanciato pietre contro la polizia, dopo l'annuncio della cancellazione di sei liste del partito Petizione Popolare, guidato dal miliardario Hechmi Haamdi.
RispondiEliminaI manifestanti hanno scandito slogan molto duri nei confronti di Ennahdha e dei suoi leader, accusati di essere "servi degli americani" e di aver vinto le elezioni "con i soldi del Qatar".
La città di Sidi Bouzid è nota perché da qui è partita la rivoluzione tunisina lo scorso 27 dicembre, quando un giovane venditore ambulante di frutta si è dato fuoco per protesta, scatenando una serie di manifestazioni che hanno portato alla caduta del regime di Ben Alì il 14 gennaio.