giovedì 22 settembre 2016

LIBRI

Ilaria Guidantoni, “Ecco perché è stato un errore il Fertility Day”

La scrittrice, che si occupa di problemi legati alla corporeità ed ai disagi affettivi, analizza il caso legato alal campagna lanciato dal Ministro della Salute Lorenzin…
MILANO – “Il Fertility Day è stato fortemente strumentalizzato, è diventato oggetto di divisioni, di prese di posizione come se si trattasse di difendere il proprio partito, la propria fazione.” E’ stato questo il risultato della campagna lanciata oggi dal ministro della salute Lorenzin secondo Ilaria Guidantoni. La scrittrice, che si occupa di problemi legati alla corporeità, disagi affettivi e disturbi del comportamento alimentare, ci spiega perché il Fertility Day ha generato tutto questo clamore negativo.
Ilaria Guidantoni, "Ecco perché è stato un errore il Fertility Day"
La scrittrice, che si occupa di problemi legati alla corporeità ed ai disagi affettivi, analizza il caso legato alla campagna lanciato dal Ministro della Salute Lorenzin…
MILANO – “Il Fertility Day è stato fortemente strumentalizzato, è diventato oggetto di divisioni, di prese di posizione come se si trattasse di difendere il proprio partito, la propria fazione.” E’ stato questo il risultato della campagna lanciata oggi dal ministro della salute Lorenzin secondo Ilaria Guidantoni. La scrittrice, che si occupa di problemi legati alla corporeità, disagi affettivi e disturbi del comportamento alimentare, ci spiega perché il Fertility Day ha generato tutto questo clamore negativo.
“Il Fertility Day tocca un tema scottante e delicato. Utilizzare uno slogan inglese non favorisce una comunicazione efficace. Su questo tema occorre realizzare campagne a lungo termine piuttosto che singole giornate dedicate.
Il Fertility Day è stato fortemente strumentalizzato, è diventato oggetto di divisioni, di prese di posizione come se si trattasse di difendere il proprio partito, la propria fazione. Tutto ciò ha portato ad un imbarbaramento del dibattito. L’inevitabile conseguenza è stato lo spostamento dell’attenzione dal tema principale, quello della fertilità, ad altri temi, come quello relativo ai diritti sociali, dell’omosessualità, dell’importanza di avere un lavoro stabile.
Altro problema è stato quello di trattare la fertilità come una questione legata esclusivamente alla donna, non riguardante invece la coppia nella sua totalità. Sarebbe stato necessario applicare un approccio integrato, in cui venissero coinvolti anche gli uomini nel dibattito. La questione legata alla fertilità è solo la punta dell’iceberg di altri problemi ben più profondi che riguardano l’essere umano: i diritti degli omosessuali, il diritto alla famiglia, alla salute.”

mercoledì 14 settembre 2016

LIBRI14 settembre 2016
“Torniamo al valore del pudore”, Ilaria Guidantoni sul caso della ragazza suicida per il suo video hard diffuso in rete
"Torniamo al valore del pudore", Ilaria Guidantoni sul caso della ragazza suicida per il suo video hard diffuso in rete

La scrittrice, che si occupa di problemi legati alla corporeità, disagi affettivi e disturbi del comportamento alimentare, analizza la triste vicenda dal punto di vista psicologico e umano…
MILANO – “Torniamo al valore del pudore, non dobbiamo confondere il virtuale con la realtà affettiva, non giochiamo con la nostra intimità e non prendiamo come esempi d’amore quelli proposti dai media attraverso fiction e videogiochi.” E’ questo il messaggio che vuole lanciare la scrittrice Ilaria Guidantoni in merito al dramma di Tiziana C., la ragazza che si è suicidata per un suo video hard diventato virale prima su Whatsapp e poi sui social network. La scrittrice, che si occupa di problemi legati alla corporeità, disagi affettivi e disturbi del comportamento alimentare, analizza la triste vicenda dal punto di vista psicologico e umano.
Oscar troppo bianchi? L'Academy cambia faccia
Dopo le accuse di razzismo e misoginia per l'edizione del 2016, la risposta è arrivata. Sarà quella giusta?
“L’episodio ci rivela un disagio sociale e psicologico abbastanza complesso. In premessa, mi preme sottolineare come la tendenza al suicidio, come han sottolineato altri psicologi per casi analoghi, sia indipendente dal fatto. Ciò però non ci deve deresponsabilizzare. Ci sono due poli: uno è la concezione del proprio corpo, l’altro è quello affettivo. Appiattendo l’affettività si esalta la corporeità, ma il corpo non è che la punta dell’iceberg di un fenomeno più complesso. Spesso il nudo del proprio corpo rivela un disagio ben più profondo: lo è sia nel tema alimentare che in quello erotico. L’ossessione per la bellezza è sintomo dell’inedaguetatezza dell’io.
Nel caso specifico, c’è una povertà intrinseca nel rapporto umano: un video privato di una persona a cui si è legati affettivamente che viene poi diffuso su whatsapp e sui social porta in luce non tanto un comportamento eticamente discutibile, quanto qualcosa di ben più profondo e sgangherato nell’io. Usare se stessi in un video per fare dispetto a un altro ci pone un interrogativo importante: se vale la pena non solo di usare il proprio corpo, ma anzi di usarsi, ovvero sottostare a certi criteri anche quando si pensa di ribellarsi a delle logiche comuni. Apparentemente si afferma la propria libertà, ma di fatto ci si sottopone allo stesso criterio. Usare sessualmente e strumentalmente la propria libertà è un boomerang rispetto all’io. Esiste un problema di gestione, di solidità, di autostima che viene a mancare.
Altro fronte riguarda l’uso dei social network, con questa comunicazione mediatica che non crea democrazia e libertà di pensiero, ma fa da cassa di risonanza, capace di deformare, ingigantire anche una piccola cosa come un capricccio, un’intimità vissuta sopra le righe che, quando diventa patrimonio pubblico, non è più gestibile dal singolo. E’ evidente l’uso strumentale e sbagliato che si fa ma, giornalisticamente parlando, quando rendi pubblica una notizia si ha il dovere e la libertà di usarla. Il problema è tutelarsi prima e fare attenzione quando ci mettiamo in mostra sui social o in chat, perché non valutiamo cosa arriva a chi arriva, ed a volte un gesto può apparire molto diverso rispetto alla realtà, a seconda del contesto nel quale viene diffuso.
Pensiamo al rapporto intimo come ad un rapporto a due, ma le persone sono mediate socialmente e familiarmente ad una serie di interazioni che non percepiamo. Una relazione personale ed intima può diventare un fatto sociale. In questo i social network sono deleteri: occorre ritornare al senso del pudore: la coppia e l’intimità va difesa e tutelata in primis da noi stessi. Ciò che viene spettacolarizzato in una coppia è sintomo di debolezza del rapporto”.


14 settembre 2016

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma
Ilaria Guidantoni insieme all'attore teatrale Giuseppe Bisogno, che ha curato le letture, e al musicista Edoardo Inglese, autore di una selezione di brani musicali

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012
Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata a Milano", libreria Milano Libri. Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi, e Laura Silvia Battaglia, inviata esteri di Avvenire. Letture a cura dell'attore Michele Mariniello

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012
Ilaria Guidantoni ospite di RADIOLIVRES, con Vittorio Macioce, caporedattore de' Il Giornale, ed Edoardo Inglese,"musicante", in una serata di parole e musica

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo
L'autrice tra Lorenzo Veroli, il Segretario del Club e Chiara Ercolino

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012
Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, l'on. Elisabetta Zamparutti (Radicali Italiani) e il giornalista tunisino Salah Methnani, inviato di Rainews24

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"
Marzia Messina, ideatrice del progetto e realizzatrice per "Prima che sia buio" della foto dell'autrice

Il fotografo di 365D Sham Hinchey

Il 29 agosto di 365D

Con Raffaella Fiorito, mia vicina di calendario

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Metti una sera d'estate, prima che sia buio...

"Prima che sia buio" incontra l'arte alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta

Ilaria Guidantoni e Barbara Paci

La scrittrice con i genitori

La scrittrice tra Daniela Argentero e Barbara Paci

La scrittrice tra gli amici

Leggendo "I giorni del gelsomino" con il pittore Agostino Rocco

Leggendo "Colibrì"

L'autrice con Agostino Rocco

A Jorio, dedicato a Pistoia, alla Toscana e a una città d'arte

Tra Firenze e Pistoia

Con il pittore Agostino Rocco tra parole e immagini