martedì 26 luglio 2011

Per ricordare una sera, al crepuscolo


Viaggio a rebours da "I giorni del gelsomino" a' "Prima che sia Buio", in un luogo di incontri d'arte e parole. Ripartendo dall'incontro con Barbara Paci, Gallerista e amica del pittore e fotografo padovano Agostino Rocco, già noto in queste pagine, autore della copertina di Prima che sia Buio e della Prefazione.
Una serata d'estate...

Prima che sia Buio, Sabato 16 Luglio

Prima che sia Buio a Pietrasanta, alla Galleria d'arte Barbara Paci

A Jorio


Dedicato a Pistoia, una delle città della mia infanzia, ad un amico e maestro dell'arte toscana e a Pietrasanta città crocevia di artisti

La scrittrice tra i genitori

Con Daniela Argentero e Barbara Paci

La scrittrice con alcuni amici

L'autrice con Agostino Rocco

Leggendo Colibrì

Leggendo "I giorni del gelsomino"

Metti una sera d'estate...

Ascoltando Prima che sia Buio

Prima che sia Buio incontra l'arte

lunedì 25 luglio 2011

Ricordando un incontro


Tra Pistoia e Firenze


Tra parole e immagini

Prima che sia Buio a Pietrasanta, immagini di una sera

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Metti una sera d'estate...prima che sia Buio in un cortile

giovedì 7 luglio 2011

Paideia, un impegno per i bambini più fragili di Daniela Argentero, Vice presidente


Sin dalla sua nascita, nel 1993, la Fondazione Paideia Onlus ha scelto di proporsi come risorsa solidale a favore delle famiglie che vivono situazioni di difficoltà e solitudine nel gestire il problema della crescita dei figli con disabilità. Paideia ogni anno offre sostegno a oltre trecento famiglie in situazioni di malattia o disabilità attraverso un supporto materiale o psicologico a singoli nuclei familiari, oppure attraverso l’organizzazione e realizzazione di iniziative socializzanti. Le diverse attività sono realizzate in collaborazione con professionisti esperti nel campo socio-assistenziale ed educativo e con il coinvolgimento di un elevato numero di volontari coordinati e formati dalla Fondazione. Estate Paideia, ad esempio, è un’esperienza di vacanza che la Fondazione dedica ogni anno a famiglie con bambini con disabilità. È una settimana al mare, lontano dai ritmi frenetici della quotidianità, in un grande villaggio turistico in Toscana. Per le famiglie con bambini disabili la vacanza rappresenta spesso un “bene inaccessibile”, a volte da un punto di vista economico, ma soprattutto da un punto di vista organizzativo e di pensiero, perché l’assistenza e la cura costante di cui questi bambini necessitano rendono difficile lasciare spazio ai momenti di svago e divertimento. Durante Estate Paideia, invece, i volontari affiancano bambini e famiglie, supportando gli aspetti organizzativi che ogni soggiorno comporta e permettendo di realizzare una vacanza “speciale”.

La Fondazione Paideia, inoltre, si occupa di promuovere, sostenere e monitorare progetti orientati alla prevenzione dei fenomeni minorili di esclusione sociale e di sostenere attività di ricerca finalizzate all’analisi e allo studio delle cause del disagio infantile, alla pianificazione di interventi efficaci e alla promozione di nuove iniziative anche di tipo sperimentale. Uno dei progetti più importanti realizzati ultimamente è Casabase ad Avigliana (TO), una proposta di accoglienza residenziale rivolta a minori gravemente traumatizzati da esperienze di maltrattamento e abuso in famiglia. Il progetto prevede, accanto alla presa in carico dei minori ospiti della comunità, un percorso terapeutico nei confronti della famiglia di origine, per valutare le competenze genitoriali e strutturare un intervento integrato a favore del minore e dell’intero nucleo familiare.
Il tema dell’infanzia violata, sviluppato anche da Ilaria Guidantoni con “Prima che sia buio” in particolare con la fiaba “Buonanotte Aicha” inserita nella campagna 2010 di Amnesty International “Io pretendo dignità”, è meritevole di particolare attenzione. A Ilaria va il ringraziamento per la sensibilità e l’interesse dimostrato nei confronti della Fondazione Paideia: il suo generoso contributo ci permetterà di continuare ad occuparci di bambini e famiglie che vivono in situazioni di disagio.

lunedì 4 luglio 2011

sabato 2 luglio 2011

Un viaggio per incontrare l'altro

Il libro di Ilaria Guidantoni sposa il sociale con la Convention Annuale del Gruppo EFFEGI

Napoli, Sabato 2 Luglio 2011
Roof Garden Hotel Romeo

Musiche dal vivo di Ernesto Minopoli




“Prima che sia Buio”, raccolta di poesie e racconti (Colosseo Grafica Editoriale) arriva a Napoli per incontrare arte e cultura, ma anche il mare e il paesaggio mediterraneo, che si fondono nell’ispirazione del libro, come il fondale di una scena sulla quale si svolge la vicenda. L’opera, eterogenea nello stile e nelle ispirazioni, è un viaggio interiore della protagonista, alter ego della scrittrice ma anche reale geografia di incontri di terre e persone, sempre guardando oltre, verso quell’altrove prima che sia tardi, prima che sia buio appunto.

Lo stile variegato è una sfida, di mantenere l’armonia nella differenza come un’orchestra ma anche l’affermazione di una concezione della vita che è incontro dell’altro, “il viaggio che non ha termine”, che diventa ascolto, sostegno e accoglienza, quindi impegno civile nel dar voce alle diverse lingue e sociale.

"Questo il mestiere di vivere defatigante nel suo esercizio quotidiano sebbene sia la vera sfida, la mia responsabilità. Una dialettica tra poli dentro di me ma anche con quello che è fuori… Sapendo che non sarà mai abbastanza quello che potrò fare, spaziare senza perdere di vista il nucleo, in ordine sparso seguendo un filo". Una dichiarazione d’intenti ma anche una confessione che svela la sensibilità contraddittoria dell’Autore ma anche l’impegno che leggendo il libro emerge nel sociale e nel segno della politica.

Dalle prime liriche che nascono dal dolore per la perdita di qualcuno che è caro ne’ Il rumore del cielo, velate di malinconia e di onore alla memoria; alla rabbia di Terramare, un periodo errabondo, denso e confuso, con qualche deriva e la voglia di non arrendersi; fino ai racconti brevi, istantanee di viaggio con la predilezione per il paesaggio antropizzato. Poi il nucleo che dà il nome alla raccolta, un monologo in versi liberi pensato per essere letto ad alta voce, che anticipa quel viaggio che proseguirà nel libro successivo, “I giorni del gelsomino” (P&I Edizioni).
Nei due racconti finali la rabbia si fa proposta, per ammissione di Ilaria stessa, ed è allora che il dolore diventa pietà ed empatia, soprattutto per la sofferenza femminile riconosciuta come propria, in Buonanotte Aicha (fiaba africana ispirata ad una storia vera ed inserita nella campagna di Amnesty International 2010 “Io pretendo dignità”).

Chiude il cerchio Un insolito colibrì, racconto mitologico nella veste letteraria ed altamente simbolico con il femminile e maschile che si scambiano per ritrovare nella sintesi la vita, “la vera prova dell’esistenza di Dio”, come già aveva scritto in “Prima che sia buio”.
Questa partecipazione, ascolto, accoglienza dell’altro diventerà la vocazione de’ “I giorni del gelsomino”, un réportage interiore della rivoluzione tunisina (già alla edizione).

Più anime convivono nel libro come nell’Autrice, fiorentina di nascita, milanese di formazione e romana d’adozione, Giornalista del settore trasporti, si occupa di relazioni istituzionali nel settore del governo del territorio e in particolare di sicurezza stradale (autrice tra l’altro di “Vite sicure, Viaggio tra strade e parole”, Edizioni della Sera – Aprile 2010). Già consulente per alcune associazioni di Confindustria, è entrata nel CDA di Gruppo EFFEGI con la delega alla comunicazione. Il suo ingresso ha orientato l’attività della società anche al sociale: la serata napoletana sarà dedicata in parte alla Casa dello Scugnizzo – onlus napoletana fondata da Mario Borrelli nel 1950 per rispondere ai bisogni dei ragazzi di strada (Opera della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Nari di Napoli) – riportando un gruppo quotato al segmento Mac a Milano, alla città dove è nato.

Galatina, 30 Giugno Un viaggio a ritroso



Da' "I giorni del gelsomino" a "Prima che sia Buio", da un fatto di cronaca che è storia, ma anche vita intima, alle origini dell'appartenenza alla Tunisia della scrittrice

"I giorni del gelsomino", Galatina Palazzo della cultura, 30 Giugno

"Prima che sia Buio" incontra la stampa Leccese


Lecce, 29 Giugno

"Prima che sia buio" al Caffè della Liberrima a Lecce

"Ripensandoci", di Emanuela Boccassini su' I giorni del gelsomino

Ilaria Guidantoni: racconta “i giorni del gelsomino”
Scritto da Emanuela Boccassini "Ripensandoci" (anno IV, n. 5, mag. 2011)

Quando il giornalismo d’inchiesta si trasforma in poesia

di Emanuela Boccassini
Sabato pomeriggio, 21 maggio, nella suggestiva cornice del “Sedile” di piazza Santo’Oronzo, Ilaria Guidantoni, giornalista e scrittrice, introdotta da Luigi De Luca – direttore dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce – ha presentato “I giorni del gelsomino lontano dagli occhi vicino al cuore”. La stessa autrice ha definito il libro un “reportage interiore”: reportage perché è una denuncia dal punto di vista giornalistico di quanto l’informazione di massa ha diffuso sulla rivoluzione tunisina, sminuendo la realtà.
Interiore in quanto la giornalista è particolarmente legata al mondo e alla cultura di questo paese da esserne emotivamente coinvolta. Sentimenti che traspaiono sin dalle prime righe. Inoltre, nell’opera si evidenzia il ruolo, definito dalla scrittrice “gentile”, del femminile nella rivoluzione.
I giorni del gelsomino
Con occhio attento e critico, la Guidantoni esamina la rivoluzione tunisina, cosiddetta “del gelsomino”, – fiore simbolo del paese, dal «profumo sensuale, dolce e femminile», sebbene in realtà sia utilizzato principalmente dagli uomini – da tutti i punti di vista: di coloro che la vivono di riflesso, di coloro che la combattono e dei governi che tacciono le reali implicazioni e significati.
Evidenti sono la disattenzione dell’Europa e il disagio dei tunisini che si sentono defraudati della loro “rivoluzione” letta come una «mera protesta per fame». È vero che il pane era difficile da trovare, nonostante in Tunisia costasse poco e fosse sfornato durane tutto l’arco della giornata, ma è soprattutto una rivoluzione della dignità, della richiesta di un lavoro onorevole.


Il femminile nella rivolta
Una rivoluzione «culturale, spontanea con un risvolto pratico, che guarda al cielo con i piedi ben piantati nel terreno come spesso solo le donne sanno fare». E questa può essere considerata una ribellione delle donne: loro hanno elaborato proposte, hanno organizzato sit-in, sono scese in piazza diffondendo slogan di pace. In questo senso il femminile può rendere le rivoluzioni gentili. Inoltre le donne, dopo la ribellione non hanno rivendicato i “giusti” diritti o preteso l’aumento del salario, ma hanno compreso che era il momento della resa dei conti, che dovevano rimboccarsi le maniche e andare avanti. Secondo la Guidantoni le donne hanno un grande potenziale rivoluzionario perché sono abituate a lottare più degli uomini per ottenere. Nell’immaginario collettivo, però, è arduo accostare l’idea della figura femminile, materna e nutrice, a quella di guerriera, che viene intesa come femminilità «anomala», «dimezzata» – basti pensare alla Amazzoni, prive di un seno per poter indossare la faretra. Tuttavia, per Ilaria, recuperando il senso del guerriero interiore, le donne possono essere considerate combattenti proprio perché “lottano per qualcosa” – mostrando così, tra l’altro, la concretezza tipicamente femminile – e si differenziano dall’uomo in quanto questi guerreggia per distruggere. Le donne, invece, per creare e costruire.
L’intervista a Sana Ben Achour
Si chiude il cerchio con l’intervista a Sana Ben Achour, presidente dell’Associazione Tunisina delle Donne Democratiche, che si sta battendo per ottenere le tre “riserve”. Le donne tunisine, sebbene abbiano atteggiamenti emancipati, purtroppo subiscono notevoli limitazione, per questo la Ben Achour vuole ottenere: la parità di fatto nella carriera pubblica, la legittimità dell’eredità (fino a oggi il padre deve fare esplicita richiesta di un testamento per lasciare un’eredità alle figlie, altrimenti queste rischiano di perdere tutto) e la patria potestà, perché, fino a quando i figli sono minori, è necessaria l’autorizzazione del padre (situazione questa discriminante nei confronti dei figli di divorziati, che pagano le conseguenze delle leggi che non riescono a mantenere il passo con il cambiamento del costume).
Nelle poche pagine de “I giorni del gelsomino” si nota un sentimento di speranza della Tunisia per il futuro, la speranza di una collaborazione tra uomini e donne che possa portare alla parità, alla libertà e alla conquista della dignità di un popolo vessato per 23 anni dalla dittatura di Ben Ali. E le donne tunisine possono insegnare alle donne italiane che «il pensiero può essere libero nonostante tutto».

6a Convention EFFEGI spa, Sabato 2 Luglio a Napoli

GRUPPO EFFEGI CELEBRA LA SUA SESTA CONVENTION A NAPOLI,
DOVE HA AVUTO ORIGINE NEL 2004



Presentato il nuovo piano industriale 2012-2015: a fine arco di piano fatturato previsto a 19 milioni di Euro rispetto ai 3,6 milioni di fine 2010 e 74 Financial Store rispetto agli 11 attuali. La Campania sarà una delle regioni di maggior sviluppo insieme a Lombardia e Lazio.

Rinnovata attenzione al sociale: in preparazione un libro, a cura di Ilaria Guidantoni, sulla storia di Effegi con una parte del ricavato della vendita che verrà devoluta alla onlus napoletana “La casa dello scugnizzo”.



Napoli, 2 luglio 2011 - Si è tenuta oggi presso l’Hotel Romeo a Napoli la sesta convention annuale del Gruppo Effegi, Società operante nell’intermediazione creditizia e nel credito al consumo quotata al segmento MAC di Borsa Italiana, i cui lavori sono stati introdotti dal Presidente Franco Guidantoni.

La Società ha voluto tenere per la prima volta una convention a Napoli per gratificare la città e tornare nel luogo dove ha tratto origine nel 2004 per poi svilupparsi a livello nazionale e quotarsi in Borsa nel segmento MAC nel 2009.

Il Gruppo Effegi, dopo aver riorganizzato negli ultimi due anni la propria struttura in base agli sviluppi normativi che prevedono un più diretto controllo delle reti distributive e una loro maggiore qualificazione, guarda con fiducia allo sviluppo nei prossimi anni grazie a una crescita dei propri Financial Store, tutti controllati direttamente, e a una intensa campagna di direct marketing quinquennale. La caratteristica del Gruppo Effegi è quella di abbinare all’offerta di finanziamenti una serie di servizi accessori. La crescita del Gruppo potrà beneficiare dalle risorse derivanti dall’aumento di capitale misto in azioni e obbligazioni convertibili deliberato questa primavera dall’Assemblea di Effegi.

Il piano 2012-2015, presentato in sede di convention dall’Amministratore Delegato Antonio Celemente, prevede in particolare di raggiungere a fine arco di piano un fatturato di 19 milioni di Euro rispetto ai 3,6 milioni di fine 2010 e ai 5,9 previsti a fine 2011. Secondo il piano inoltre i Financial Store raggiungeranno quota 74 rispetto agli 11 attuali con una espansione su tutto il territorio nazionale e una particolare concentrazione su Lombardia, Lazio e Campania. In particolare in quest’ultima regione è prevista l’apertura di 6 nuovi Financial Store entro il 2011.

Il Gruppo Effegi ha lanciato infine da Napoli un segnale di rinnovato impegno sociale. La giornalista e scrittrice Ilaria Guidantoni, anche Consigliere di Amministrazione del Gruppo con delega alla Comunicazione e alle Relazioni Istituzionali, ha presentato un progetto che prevede la realizzazione di un libro sulla storia di Effegi dalle origini napoletane allo sviluppo su scala nazionale con l’obiettivo di devolvere parte del ricavato della vendita alla Onlus napoletana “La casa dello scugnizzo”.

venerdì 1 luglio 2011

Presentazione de' "I giorni del gelsomino", Galatina, Palazzo della Cultura, 30 Giugno 2011

La giornalista Loredana De Vitis, il vicesindaco, la scrittrice e il sindaco

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma
Ilaria Guidantoni insieme all'attore teatrale Giuseppe Bisogno, che ha curato le letture, e al musicista Edoardo Inglese, autore di una selezione di brani musicali

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012
Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata a Milano", libreria Milano Libri. Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi, e Laura Silvia Battaglia, inviata esteri di Avvenire. Letture a cura dell'attore Michele Mariniello

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012
Ilaria Guidantoni ospite di RADIOLIVRES, con Vittorio Macioce, caporedattore de' Il Giornale, ed Edoardo Inglese,"musicante", in una serata di parole e musica

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo
L'autrice tra Lorenzo Veroli, il Segretario del Club e Chiara Ercolino

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012
Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, l'on. Elisabetta Zamparutti (Radicali Italiani) e il giornalista tunisino Salah Methnani, inviato di Rainews24

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"
Marzia Messina, ideatrice del progetto e realizzatrice per "Prima che sia buio" della foto dell'autrice

Il fotografo di 365D Sham Hinchey

Il 29 agosto di 365D

Con Raffaella Fiorito, mia vicina di calendario

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Metti una sera d'estate, prima che sia buio...

"Prima che sia buio" incontra l'arte alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta

Ilaria Guidantoni e Barbara Paci

La scrittrice con i genitori

La scrittrice tra Daniela Argentero e Barbara Paci

La scrittrice tra gli amici

Leggendo "I giorni del gelsomino" con il pittore Agostino Rocco

Leggendo "Colibrì"

L'autrice con Agostino Rocco

A Jorio, dedicato a Pistoia, alla Toscana e a una città d'arte

Tra Firenze e Pistoia

Con il pittore Agostino Rocco tra parole e immagini