lunedì 28 febbraio 2011

A Tunisi, il 14 febbraio 2011, un mese dopo la Rivoluzione dei gelsomini

I militari nel centro della città
un mezzo militare
L'homme qui a dit non

La sinagoga ad Avenue de la liberté

Tunisie et maintenant

Avenue Bourghida

una manifestazione davanti al teatro


Intervento di Cristina Tirinzoni

Milano, 1° marzo 2011

Quando si legge Ilaria Guidantoni si è catturati da un'urgenza, drammatica e liberatoria: l'urgenza del vivere… incontrando l'osso delle cose: senso e significato. Come in una sorta di corsa e risalita in uno scorrere diffuso lungo le arterie della vita. Per rinascere, occorre cadere, morire con dolore. Il titolo d'apertura della raccolta di liriche e prosa, ce lo dice con chiarezza. “Prima che sia buio” è il racconto di una consapevolezza colta nel vivo del suo farsi. Del suo farsi incontro con l'Altro. anche attraverso l'espressione poetica. E’ nel fuoco di un incendio del “cuore" che c’è il vero.
La poesia di Ilaria è così: scritta "come brandendo una lama. Poesie e brevi racconti che osservano le ferite, ne fanno uscire il sangue. Scrittura della corporeità che oscilla tra l'odore del sangue il rumore del cielo e il grido rabbioso. Regalandoci, con una sorta di visionarietà mistica orientale splendide immagini favolistiche in cui ogni esistenza (pianta, animale o uomo, non importa) con rivendica il suo esistere nel mondo.
Quella di Ilaria Guidantoni è una scrittura che sta aderente alla vita, una vita segnata dal dolore e dal coraggio, indomito. Una lettura che, non si può rallentare, con il dipanarsi di progressive consapevolezze e perdite, di luce e di non ritorni, a scandire il passaggio tra due dimensioni dell’esistenza contigue e comunicanti, quali sono per Ilaria Guidantoni, quella dei vivi e dei morti. E in questo movimento, c'è anche un forte richiamo a una responsabilità etica: "resta il dovere della memoria". Unica sacralità possibile.

Cristina Tirinzoni

domenica 27 febbraio 2011

Voci dalla sponda sud del Mediterraneo

Sorridere in attesa che il loto torni a fiorire
Una voce dall’Egitto
Gli egiziani non ridevano più. Ormai da molto tempo: i giovani erano tristi. Niente lavoro, nessun futuro, giornate perse nelle caffetterie a parlare del nulla; vivendo sulle spalle dei genitori, anche se laureati e con buoni voti. Anche Le famiglie non ce la facevano più. L’Egitto degli ultimi anni è diverso dalla Tunisia che Ilaria ricorda nel suo libro: le piazze, le caffetterie, la gente gentile… Ormai erano tutti nervosi: litigavano anche per motivi futili. Eppure noi egiziani prima eravamo i più allegri del mondo arabo: c’è ancora una battuta tra gli arabi su questo. Se si vede una persona allegra, gli si dice: ma sei egiziano? Hai bevuto nel Nilo? Purtroppo la crisi degli ultimi dieci anni ha cambiato tutto. Chi ha potuto, se n’è andato via. Ecco perché la rivoluzione del 25 gennaio è stata chiamata “la rivoluzione dell’allegria”. E’ iniziata grazie ad una protesta di un gruppo di giovani in contatto su facebook ma nessuno poteva immaginare che tutto il popolo li avrebbe seguiti. Da una decina di “amici”, sono diventati milioni in pochi giorni. Erano i disoccupati senza speranza, avevano studiato ma vedevano che il Paese era nelle mani di un gruppuscolo di businessmen miliardari, che facevano solo affari privati. Questo è stato il cuore dell’ultimo governo di Mubarak. Oggi molti ex ministri sono agli arresti con l’accusa di corruzione. I militari stanno verificando i loro conti in banca per recuperare i soldi rubati allo Stato. Al momento la situazione, se possibile è però peggiorata: la crisi economica in senso stretta si è acuita: il turismo è praticamente fermo, così come il commercio. Eppure la gente è tornata allegra: perché adesso almeno abbiamo la speranza di un nuovo vento. Ecco perché la rivoluzione è stata detta anche “la rivoluzione dei fiori di loto”, il simbolo della speranza per gli antichi egizi.

27 Febbraio 2011
Reda Ali

martedì 22 febbraio 2011

posta dei lettori

L’occasione di un insolito viaggio. L'ho letto e l'ho trovato molto bello. Una pagina di diario che lascia trapelare i sentimenti di una donna che ama, preoccupata e ansiosa, ma che nonostante lo stato d'animo inquieto, riesce a fare un'analisi politica e storica interessante.
Grazie per averlo condiviso con me.
Spero che la primavera di Tunisi ti rigeneri.

A.T., un’amica e collega

Lettere dai lettori

Al di là delle distanze geografiche abbiamo avuto l'impressione che questo libro sia una tappa di quel viaggio che un filosofo del quale ci sfugge il nome, ma che lei sicuramente conoscerà, ha definito il più lungo e difficile che si possa intraprendere, quello all'interno del proprio io.

Le auguriamo che non sia un percorso troppo accidentato ma che i momenti belli e gratificanti si moltiplichino fino a divenire una catena senza soluzione di continuità.

Vogliamo inoltre ringraziarla di cuore per le posie che ha dedicato ai nonni, nel leggerle abbiamo riattualizzato la presenza discreta e amichevole di questi due veri "signori" che abbiamo avuto il privilegio di conoscere e cui siamo stati legati da sincero affetto.

Grazie di nuovo

Vanna Capecchi e Roberto Cosimelli, da Firenze

lunedì 14 febbraio 2011

I giorni del gelsomino Un reportage interiore della rivoluzione tunisina e un atto di denuncia



I giorni del gelsomino

Un reportage interiore della rivoluzione tunisina e un atto di denuncia
di
Ilaria Guidantoni

Esce a Roma “I giorni del gelsomino” di Ilaria Guidantoni, Giornalista e Scrittrice che a giorni sarà in vendita presso la Libreria Fahrenheit di Campo de’ Fiori.
Come si intuisce dal sottotitolo, Lontano dagli occhi, vicino al cuore, l’attualità sfuma dalla cronaca giornalistica verso quella del diario intimo.
A metà strada tra il réportage di denuncia e l’analisi di un vissuto interiore è il ritratto di quello che può capitare, inaspettatamente, a una donna italiana legata alla Tunisia e costretta a vivere da vicino, ma lontano fisicamente, i giorni del cambiamento e della rivoluzione di un Paese in trasformazione, l’atteggiamento della Stampa internazionale in generale e di quella italiana nel caso specifico, dove dopo una breve impennata mediatica, gli avvenimenti tunisini, sono scivolati, senza fare troppo rumore nel silenzio.
La dedica dell’istant book ci permette immediatamente di entrare nello spirito del testo che nasce dal dibattito vorticoso in un circolo di amici e di affetti che hanno condiviso i giorni dell’angoscia ma si rivolge anche a coloro che si sono distratti e che non hanno capito.
L’idea è di stimolare una riflessione sull’ascolto dell’altro e su una dimensione del viaggio che non sia solo turistica ma anche di empatia sociale ed è un richiamo ed una sferzata alla comunicazione superficiale teleguidata da una politica ancorata al proprio particolare.
Continua così il lavoro già intrapreso con “Prima che sia buio” (Colosseo Grafica Editoriale, novembre 2010) del viaggio nella corrispondenza tra coscienza interiore e collettività che chiama gli intellettuali alla responsabilità e all’impegno della parola. <>.
La prima tappa de’ “I giorni del gelsomino” sarà a Roma alla Camera dei Deputati, a breve.


I giorni del gelsomino
Lontano dagli occhi, vicino al cuore
di Ilaria Guidantoni,
p&i Edizioni
Stampa i.m.a.g.e.
€ 5.00


Ilaria Guidantoni, Giornalista e Scrittrice, si è dedicata soprattutto ai trasporti ed infrastrutture, esperta di sicurezza stradale. Fiorentina, una laurea in filosofia teoretica a Milano; vive prevalentemente a Roma. Ha conseguito il Corso di Perfezionamento in Bioetica occupandosi di problemi legati alla corporeità, disturbi del comportamento alimentare e disagi affettivi; Cura la rubrica Politica e infrastrutture su “leStrade”. Consulente di molte istituzioni – Censis, Tecla, Publifoto, CNI, UIR – Consigliere Bic Lazio e già direttore Fondazione d’arte Jorio Vivarelli. E’ Responsabile Rapporti istituzionali ANITA e della Comunicazione strategica ASSOSEGNALETICA. Autore di “Vite sicure” (Edizioni della Sera, aprile 2010) e “Prima che sia Buio” (Colosseo Grafica Editoriale, Novembre 2010).
www.ilariaguidantoni.com – www.ilchiasmodelleidee.blogspot.com


Laura Sales, Addetto stampa: 320.9640077; uff-stampa@ilariaguidantoni.com uff.stampaguidantoni@libero.it

Consulente per la comunicazione Brizzi Comunicazione: 06.39030347; 06.39039091 info@brizzicomunicazione.it

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma
Ilaria Guidantoni insieme all'attore teatrale Giuseppe Bisogno, che ha curato le letture, e al musicista Edoardo Inglese, autore di una selezione di brani musicali

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012
Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata a Milano", libreria Milano Libri. Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi, e Laura Silvia Battaglia, inviata esteri di Avvenire. Letture a cura dell'attore Michele Mariniello

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012
Ilaria Guidantoni ospite di RADIOLIVRES, con Vittorio Macioce, caporedattore de' Il Giornale, ed Edoardo Inglese,"musicante", in una serata di parole e musica

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo
L'autrice tra Lorenzo Veroli, il Segretario del Club e Chiara Ercolino

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012
Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, l'on. Elisabetta Zamparutti (Radicali Italiani) e il giornalista tunisino Salah Methnani, inviato di Rainews24

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"
Marzia Messina, ideatrice del progetto e realizzatrice per "Prima che sia buio" della foto dell'autrice

Il fotografo di 365D Sham Hinchey

Il 29 agosto di 365D

Con Raffaella Fiorito, mia vicina di calendario

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Metti una sera d'estate, prima che sia buio...

"Prima che sia buio" incontra l'arte alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta

Ilaria Guidantoni e Barbara Paci

La scrittrice con i genitori

La scrittrice tra Daniela Argentero e Barbara Paci

La scrittrice tra gli amici

Leggendo "I giorni del gelsomino" con il pittore Agostino Rocco

Leggendo "Colibrì"

L'autrice con Agostino Rocco

A Jorio, dedicato a Pistoia, alla Toscana e a una città d'arte

Tra Firenze e Pistoia

Con il pittore Agostino Rocco tra parole e immagini