Pubblichiamo un lungo servizio del giornale "Il Mediterraneo"
TUNISI- E’ ufficiale il partito islamista tunisino Ennahdha ha vinto le elezioni con il 41,47 per cento dei voti espressi, nove mesi dopo il rovesciamento del regime ventennale di Zine el Abidine Ben Ali.
Ecco i risultati delle elezioni dell'Assemblea Costituente annunciati questa notte dal presidente della ISIE, Kamel Jendoubi, e diffusi dall'agenzia di stampa tunisina TAP:
Ennahdha : 90 seggi (41,47%)
CPR: 30 seggi (13.82%)
Ettakatol: 21 seggi (9.68%)
Pétition populaire: 19 seggi (8.76)
PDP: 17 seggi (7,83%)
PDM: 5 seggi (2,3%)
El Moubadara partito (l'initiative): 5 seggi (2,3%)
Afek Tunes: 4 seggi (1,84%)
El Badeel Etthaouri: 3 seggi (1,32%)
MDS: 2 seggi
Mouvement des patriotes démocrates: 2 seggi
Le seguenti liste avranno un solo seggio all'Assemblea Costituente formata da 217 membri:
Parti culturel unioniste de la nation "El Oumma"
Mouvement du peuple
Parti libéral maghrébin
Liste l'indépendant
Liste la voix de l'avenir
L'union patriotique libre
Anidhal progressiste
Anidhal social
Parti justice et équité
Chams Al Aridha
Liste pour un front patriotique tunisien
Mouvement du peuple unioniste
Liste la justice
Liste fidélité aux martyrs
Ghannouchi: “Continueremo questa rivoluzione”
Dopo l’annuncio ufficiale di Ennahdha, il suo leader Rachid Ghannouchi ha dichiarato: "Continueremo questa rivoluzione, continueremo a realizzare gli obiettivi di una Tunisia che è libera, indipendente. Una Tunisia che crescerà giorno dopo giorno in cui i diritti di Dio, del Profeta, di donne, uomini, religiosi e religiose non saranno solo gli unici ad essere assicurati perché la Tunisia è di tutti”.
Ennahdha, vietato sotto il regime di Ben Ali, ha registrato a marzo un aumento di consensi anticipando la sua vittoria.
La nuova assemblea deciderà sul sistema di governo del Paese e come garantire le libertà fondamentali, compresi i diritti delle donne.
Gli analisti dicono che Ennahdha, sarebbe in grado di "dettare" il suo programma all'assemblea, ma per placare i suoi avversari ed evitare che i suoi interlocutori possano ritenere il partito non moderato, ci sarà un tavolo di discussione dove si deciderà insieme il futuro della Tunisia sia per acquistare credibilità agli occhi della comunità internazionale sia per favorire nuovamente gli investimenti esteri e il turismo, principale fattore che ha contribuito in questi anni alla crescita del Paese.
I partiti di sinistra dovranno ancora cercare di formare un blocco di maggioranza contro Ennahdha.
Le osservazioni del Primo Ministro
Beji Caid Sebsi, l'attuale primo ministro, ha fiducia nella nuova Tunisia. In un’intervista rilasciata al quotidiano egiziano Al-Ahram ha detto che non c’era ragione di dubitare dell'impegno di Ennahdha e delle laicità dello Stato e della democrazia.
"Non posso giudicare le intenzioni di Ennahdha. Posso solo giudicare ciò che è pubblico e finora il lavoro svolto è positivo. Penso che i suoi esponenti affronteranno in modo intelligente la realtà. La Tunisia continuerà ad andare avanti e non andrà contro la storia", ha concluso Sebsi.
Il Chiasmo delle idee nasce come un piccolo laboratorio artigianale di pensiero con l'idea che la creatività è l'incontro di un viaggio interiore che attinge all'esterno.
giovedì 3 novembre 2011
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