Italia redazione ilmediterraneo
TUNISI- Gli islamisti moderati del partito Ennahda hanno conquistato 89 dei 217 seggi nella nuova assemblea costituente della Tunisia, secondo i risultati finali rilasciati dalla commissione elettorale del Paese.
Il secondo partito classificato, nelle prime elezioni libere nel paese nordafricano, è stato quello di sinistra, Congress for the Republic (CPR), che ha ottenuto 29 seggi e infine il terzo Popular Petition con 26 seggi.
Secondo quanto affermato dalla commissione elettorale, l'affluenza alle urne è stata intorno al 54,1 per cento, ossia circa quattro milioni di tunisini su 7.600.000 elettori registrati sono andati a votare lo scorso 23 ottobre. Il partito di sinistra Ettakatol ha vinto 20 seggi, il Partito Progressist Democratic Party ne ha conquistati 16, mentre il Democratic Modernist Pole 5. Alcuni dei seggi restanti sono andati ai partiti più piccoli, tra cui i comunisti che ne hanno vinto tre. Sedici seggi invece sono stati assegnati ai candidati delle liste indipendenti.
OBIETTIVO: NUOVA COSTITUZIONE
La nuova assemblea costituente si riunirà per la prima volta il 22 novembre nel Palazzo del Parlamento di Tunisi. Il primo obiettivo sarà quello di elaborare una nuova costituzione. Il vice capo del partito Ennahda, Hamadi Jebali, ricoprirà la carica di primo ministro, mentre sono in corso ancora discussioni tra gli islamisti e gli altri partiti per la scelta del presidente di Stato e dell'Assemblea costituente.
Il governo provvisorio guidato da Beji Caid Essebsi, che è stato costituito sei settimane dopo la caduta di Ben Ali, rimarrà in carica fino a quando non sarà formata la nuova squadra di governo.
(Fonte foto: al-Jazeera)
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martedì 15 novembre 2011
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