Una luce per il Nord Africa
Cara Ilaria,
raccolgo il tuo invito di partecipare al dibattito seguito alla tua presentazione de’ “I giorni del gelsomino” il 10 Marzo alla Sala stampa della Camera dei Deputati, perché, oltre alla delusione dell’esito del referendum in Egitto del 21 Marzo, come evidenzia Marco Travaglio, su “Il Fatto Quotidiano” del 23 Marzo, tutto si sta riducendo alla guerra tra due nani: Sarkozy e Berlusconi, almeno in Italia e Francia. Le ballerine poi non mancano su entrambi i fronti, alcune di basso, altre di alto rango; per non parlare di quelle del personaggio della causa del contendere, Gheddafi, che ha, ‘sborone’, addirittura le amazzoni. È forse il contendersi di quest’ultime, il vero, il segreto oggetto della tenzone?
Certamente in Italia. Perché anche le pur autorevoli firme del quotidiano citato, tutte in prima pagina: a cominciare da Travaglio, a Furio Colombo, fino Massimo Fini e Oliviero Beha, che per me sono un buon esempio di lucido quadrunvirato del giornalismo italiano, altro non riescono a fare che godibili editoriali, articoli, che continuano ad avere il sapore del gossip. Cambia l’argomento, dalla marocchina Ruby al libico Raìs, ma rimane l’inverecondo sfottò, che mette a nudo i mali tipicamente italiani e quelli dei nostri cugini d’oltralpe. Forse stanno omettendo che gli stessi mali caratterizzano la politica estera dell’intero mondo occidentale, anche se, con contegni più dignitosi. Ma non troppo: basta pensare, nel recente passato, al pistolero texano George W. Bush & C. (leggi Tony Blair) nel triste episodio dell’Irak. Tutt’ora in corso. Quindi il problema è della Politica ma soprattutto della Cultura occidentale che non riesce a dare adeguate risposte ai problemi della modernità: quadrunvirato quotidiano compreso.
Chi sono io per sentenziare un tale giudizio? Un Visionario forse che ha cercato tali risposte e ritiene di aver trovato, non la soluzione delle stesse, ma delle ipotesi di soluzione che comunque risultano migliori di quelle che ho fino a oggi letto e ascoltato. Le ho immortalate due anni fa, con largo anticipo, in un pamphlet dal titolo “La bibbia dell’aspirante cittadino” e ho cercato, inutilmente, un editore per creare un dibattito sull’argomento. Gli editori sono interessati ad altro. Forse ai gossip? O a dar spazio e visibilità alle varie caste dei: politici, giornalisti, magistrati giornalisti…? L’elenco sarebbe infinito. Leggendo il mio pamphlet: udite, udite… in qualche modo è prevista anche la crisi del nord Africa, ma non solo. Si potrebbe facilmente invocare la saggezza del poi. E invece no perché, constatato il disinteresse degli editori, ho avuto l’accortezza di registrarlo alla SIAE. Per cui è agli atti in data certa.
Consapevole, me tapino, che non solo avevo previsto il giusto ma ipotizzato anche le soluzioni, ancora inedite, ho sentito l’obbligo di esporle. Ho tentato di prendere la parola invano il 19 Febbraio scorso, durante il 39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito: Marco Pannella, come suo solito, ha saturato l’aria e i timpani parlando per oltre cinque ore in tre giorni, come ho visto fare solo a Cuba dal Leader Maximo, non dicendo praticamente nulla sulla crisi della sponda sul del Mediterraneo che aleggiava sul Congresso, nonostante la presenza di prestigiosi esuli tunisini ed egiziani.
Ho tentato di contattare l’ambasciatore egiziano in Italia, Sua Eccellenza Asharaf Rashed di persona, per telefono, per mail, con una lettera esponendo i motivi per cui chiedevo ascolto: nulla.
Sono venuto alla presentazione del tuo libro “I giorni del gelsomino”, nella prestigiosa sede della Camera dei Deputati, dove ho colto la giusta attenzione per il tuo impegno ma nulla, o quasi, su un’utile indicazione per cogliere e sostenere ciò che di stupendo è emerso dalla contagiosa insurrezione dei gelsomini.
Ai deputati presenti: On. Matteo Mecacci del Partito Radicale e all’eccellente On. Jean Leonard Tuadi dell’Italia dei Valori, ho inviato una analoga mail: nulla. Al terzo onorevole presente, Marcella Lucidi, del Partito Democratico, ho preferito non inviarla in quanto le posizioni che ha espresso, mi sono sembrate allineate con il coro che invoca l’Europa assente, che rimarrà tale e che denota una totale assenza di idee e proposte.
Mi proponi di iniziare a pubblicare sul tuo blog? http://www.ilchiasmodelleidee.blogspot.com/ Figurati se non accetto. Ti ringrazio. Inizia da questa mail. La pubblicherò anch’io sul mio blog: http://cnlradicaledemocratico.ilcannocchiale.it/ con l’obiettivo di cercare, come un cavatappi, di stappare le orecchie sorde, piene di cerume di giornalisti, editori, politici, diplomatici, intellettuali….
In assenza di altre anche semplici ipotesi di soluzione, se io ritengo di poter dare una indicazione, utile e, diciamola tutta: una soluzione ipermegalomane a ciò che sta emergendo nella società tutta, come io ho il dovere di esporla, loro, i suddetti strapagati, ostruzionisti, inconcludenti, inutili e, in quanto tali, dannosi rappresentanti di questa inamovibile oligarchia, hanno il dovere di valutarla. Sono consapevole di espormi a fischi, lazzi e pernacchie.
Io, ci metto la faccia. Ce la mettano anche loro!
Nicola Magaletti
Il Chiasmo delle idee nasce come un piccolo laboratorio artigianale di pensiero con l'idea che la creatività è l'incontro di un viaggio interiore che attinge all'esterno.
venerdì 25 marzo 2011
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