A Petra, un giorno qualunque
Ti allattavo sotto una tenda multicolore quando tuo padre si è avvicinato e sfiorandoti una guancia ha detto che sarebbe andato a cercare lavoro lontano……sono passati quattro anni…….
Wael, figlio mio…che madre sono? Che vita ti offro?
Il rosa delle rocce, i disegni del vento, i tesori passati, i racconti antichi dei fasti nabatei. Potevo essere principessa e tu il mio principe..ma tu lo sei il mio principe, amoroso e fedele.
Mi osservi, con gli occhi pieni di futuro, ma quale? Mi giudichi una madre incapace?
Sei felice perché non conosci ciò che vive al di là della montagna rosa, sei felice per la tua ingenuità, la tua incoscienza, per l’incapacità di mentire, con la tua segreta, nascosta esuberanza.
Osservi con i tuoi occhi verdi, trasparenti, gocce di sincerità, e con un sorriso curioso, le persone che incontri, che ogni giorno vengono a visitare queste meraviglie i cui tu vivi e sei te stesso: ti accarezzano, ti fotografano,i tuoi coetanei ti guardano perplessi mentre gli vendi pietruzze e coccetti colorati.
Forse ti invidiano: loro hanno troppo e desiderano di più.
Tu con una caramella in una mano ed un soldino dall’altra apri il tuo cuoricino al sorriso più sincero che ogni madre vorrebbe regalare al proprio figlio.
Ti ho raccontato poche favole, le storie dei tuoi antenati, storie di sogni, speranze, al di là della montagna rosa, ma tu non sei fuggito, non vuoi lasciarmi. Una palla colorata ed un fischietto sono i tuoi giochi preferiti, la tua unica distrazione.
Conosci il valore di un sorriso, una carezza, la complicità del tuo cuore con il mio.
Ma che vita ti offro? Che madre sono?
Wael, figlio mio………………
Emma Rosati
Il Chiasmo delle idee nasce come un piccolo laboratorio artigianale di pensiero con l'idea che la creatività è l'incontro di un viaggio interiore che attinge all'esterno.
venerdì 18 marzo 2011
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