mercoledì 26 febbraio 2014

“Chiamarlo amore (non) si può” Letteratura e Arti Visive per fermare la violenza sulle donne

Per una settimana Napoli propone ai ragazzi e agli adulti un percorso di riflessione sugli stereotipi di genere e sulla differenza tra amore e non-amore

La città di Napoli per 7 giorni diventa un crocevia tra letteratura e arti visive, proponendo un percorso di riflessione sulla condizione della donna e sulla violenza di genere.
Da lunedì 3 marzo a domenica 9 marzo il Palazzo delle Arti, nella centralissima via dei Mille, ospita una mostra che riunisce fotografia, illustrazione, fumetto, pittura e interior design per rappresentare visivamente la realtà della donna oggi, soprattutto nella sua relazione con l’uomo.
Sotto il Patrocinio del Comune di Napoli, le opere esposte sono circa 60 e provengono da tutto il mondo: Francia, USA, Kenya, Cina, Spagna, Olanda, Serbia, Kuwait, Giappone.
Non si tratta, però, di una semplice mostra, ma di un progetto culturale molto ampio. “Cos’è che distingue l’amore dal non-amore?” è una domanda da cui si partirà per intraprendere un percorso di riflessione sul fenomeno sociale della violenza contro la donna. La settimana sarà caratterizzata da un ricco programma di eventi dedicati alla cultura del “fare educazione”, ovvero all’importanza dell’educazione emozionale e relazionale, soprattutto degli adolescenti.
Ospiti fissi saranno gli studenti di diverse scuole della Campania e del Lazio, che nei locali della mostra parteciperanno ad un seminario di formazione a cura della scrittrice e sociologa Rosa Tiziana Bruno, che è anche ideatrice del progetto. Il seminario e la visita della mostra rappresentano i momenti conclusivi di un percorso di lettura svolto in classe nel mese precedente.
Rosa Tiziana Bruno ha curato personalmente la direzione artistica dell’esposizione ed è anche una delle autrici del libro da cui la mostra riprende il titolo, ovvero l’antologia “Chiamarlo amore non si può” (ed. Mammeonline). Si tratta del primo testo letterario che affronta il tema della violenza contro le donne rivolgendosi anche agli adolescenti. Una raccolta di storie che riporta una dedica speciale del cantautore Edoardo Bennato e che si pone l’obiettivo di accendere riflessioni sul vero significato dell’amore. E proprio a quelle storie le singole opere della mostra sono collegate, seguendo il filo invisibile che unisce parole e immagini.
L’obiettivo del progetto libro/mostra è quello di soffermarsi a riflettere e discutere insieme ai ragazzi sui due opposti “amore e violenza”, toccando temi trasversali quali gli stereotipi, l’identità di genere, la relazione uomo-donna, il controllo sugli istinti e la piena realizzazione di sé, abbracciando diverse discipline che vanno dalla storia alla sociologia, dalla letteratura all’economia, fino all’arte e all’architettura. Grazie alla speciale apparecchiatura Masbooth del Roll Studio, agli studenti sarà dato modo di esprimersi scrivendo frasi e idee personali su fogli bianchi che verranno poi da loro stessi fotografati e condivisi sui social network. Alcune frasi saranno riprese anche dalle pagine web curate da Factoria e da Hubstract, dove i ragazzi hanno condiviso i loro pensieri sull’argomento, nelle settimane precedenti.
Durante tutta la settimana, nei locali della mostra, sono previste performance musicali e canore del coro Daltrocanto e del gruppo CantAbils Ensemble. La cerimonia di chiusura del 9 marzo prevede una performance del gruppo I sogni di Ornide che proporrà un percorso di provocazione emozionale e musiche. Saranno anche presenti i gruppi di mobile photography napoletani Igersnapoli, Neapolis_moph e TheMinimals, autori di molte delle fotografie esposte, che organizzeranno per l’occasione una speciale photowalk nelle vie di Napoli, partendo dal Palazzo delle Arti.
L’intero evento è organizzato in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Napoli e in accordo con la consigliera della Pari Opportunità.

giovedì 20 febbraio 2014

5-6 marzo 2014 "Donna è..." Auditorium Parco della Musica, Roma

La RAI e la sua nuova Presidente, Anna Maria Tarantola, hanno deciso di celebrare il 90° anniversario della Radio e il 60° della Televisione con un grande convegno dedicato alle donne e al loro percorso di crescita e di consapevolezza, con la collaborazione di FORUM PA.

Il convegno, che si intitolerà “Donna è…”, si terrà a Roma, Auditorium Parco della Musica, mercoledì 5 e giovedì 6 marzo e sarà l'occasione per raccontare il rapporto della donna con la politica, l’economia, l’innovazione, la cultura e i media, con l’intento di evidenziarne la capacità di conseguire importanti risultati anche in presenza di difficoltà, stereotipi, limitazioni. A tal fine verranno messe a confronto esperienze di donne italiane e straniere che sono giunte all'apice della loro carriera professionale senza disconoscere, ma anzi potenziando la specificità di genere.

Nel corso delle due giornate, si alterneranno testimonianze dalla Francia, dalla Finlandia, dagli Stati Uniti, dalla Nigeria, dal Bangladesh, dal Pakistan, oltre che dalle principali organizzazioni internazionali.

La presidente della RAI, Anna Maria Tarantola aprirà i lavori che saranno moderati dalla Direttrice di Rai News24 Monica Maggioni. Il convegno sarà articolato in cinque sessioni dedicate al confronto delle donne con altrettanti aspetti della vita pubblica. Ciascuna sessione vedrà:
- due key note speakers che presenteranno la loro esperienza e il loro modo di interpretare un ruolo di alta dirigenza in un’ottica di genere;
- quattro/cinque discussant che, in ciascuna area, metteranno in evidenza, da punti di vista diversi, ostacoli, difficoltà, ma anche opportunità di empowerment delle donne;
- un momento di confronto diretto con i giovani attraverso il coinvolgimento delle più importanti Università italiane (Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli) che saranno collegate con la sala congressuale, in modo da garantire un dibattito attivo tra i relatori e gli studenti delle diverse facoltà, le cui discipline siano riconducibili agli argomenti di volta in volta trattati.

La partecipazione all'evento è gratuita e aperta a tutti, ma è necessaria l'iscrizione preventiva.

Per consultare il programma (in aggiornamento)

Per iscriversi all'evento

martedì 11 febbraio 2014

Progetto Foreign Women Cancer Care. Una rete territoriale per facilitare l'accesso delle immigrate alla prevenzione e alla cura dei tumori femminili

Roma, 10 febbraio 2014 - In Italia meno del 50% delle donne immigrate, nella fascia raccomandata (25-64 anni), si sottopone a pap test per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina, contro il 72% delle donne italiane. La mammografia viene eseguita dal 43% delle donne straniere contro il 73% delle italiane.

Da una ricerca condotta sulla popolazione di donne immigrate a Roma è emerso che spesso esse arrivano alle strutture sanitarie quando il cancro è già in uno stadio molto avanzato.
Il mancato ricorso ai programmi di prevenzione e screening e la disparità esistente tra donne italiane e quelle immigrate a causa della mancanza di informazione e di barriere socio-culturali sono i punti cardine da cui parte il progetto pilota  “Foreign Women Cancer Care. Una rete territoriale per facilitare l’accesso alla prevenzione e alla cura dei tumori femminili”.

Con l’apertura del portale www.womencancercare.it e l’inaugurazione dei Punti di Accoglienza e Informazione per le Donne Migranti presso l’Ospedale “San Giovanni Calibita” Fatebenefratelli - Isola Tiberina e all’Istituto Regina Elena di Roma, si è dato avvio al percorso facilitato di accesso alla prevenzione e alla cura dei tumori femminili (collo dell’utero e mammella).  Le donne cinesi e filippine (queste le comunità selezionate per questo progetto pilota), rivolgendosi ai Punti di Accoglienza trovano ad accoglierle psicologi e mediatori culturali in lingua, vengono informate sui servizi di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori ginecologici, e in base alle necessità, sono accompagnate presso le varie unità ospedaliere.

Il programma viene realizzato  dagli I.F.O. – Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, l’AIMaC - Associazione Italiana Malati di Cancro, l’Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli di Roma e la Cooperativa Roma Solidarietà– Caritas di Roma (CRS), con la collaborazione e il patrocinio del Centro per la Pastorale della Salute del Vicariato di Roma,  ed è finanziato dal Ministero dell’Interno, nell’ambito del Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi 2007-2013. Il progetto pilota, iniziato nel 2013, ha durata annuale e si concluderà nel giugno 2014. Il “Foreign Women Cancer Care” si candida ad essere un modello da proporre a livello nazionale per il miglioramento dell’integrazione e dell’accesso dei cittadini stranieri alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.

L’obiettivo del progetto è favorire, attraverso un processo di empowerment delle donne straniere presenti sul territorio del Comune di Roma, una maggiore assunzione di responsabilità riguardo al proprio stato di salute. Come? Facilitando l’accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale allo stesso livello dei cittadini italiani e senza discriminazioni.
Informare la donna per arrivare a tutta la famiglia, poiché in ogni cultura è sempre la donna il fulcro dell’educazione sanitaria di tutto il nucleo familiare.

lunedì 10 febbraio 2014

"Sguardi incrociati" - Nuove soggettività femminili sulle sponde del Mediterraneo e nuove forme di critica sociale al femminile, 14 e 15 febbraio Parma

Moltiplicazione delle aspettative sulle performance femminili, nuove forme di controllo del corpo della donna e precarizzazione della differenza di genere sono solo alcuni dei processi culturali recenti, compositi e spesso in contrapposizione, di cui vorremmo occuparci perché da essi prendono forma oggi nuove soggettività al femminile.
Nuovi discorsi e nuove pratiche attraverso cui le giovani adulte elaborano le proprie strategie di resistenza, rappresentandosi e rappresentando i conflitti di potere nei quali sono immerse. Si tratta però spesso di resistenze individuali o perimetrate in circuiti chiusi, che stentano a scrivere “discorsi collettivi” sul femminile capaci di permeare la cosiddetta opinione pubblica.
Tuttavia, un contesto in cui paiono “emergere” con maggiore evidenza discorsi nuovi sui disequilibri di potere tra generi è quello del confronto interculturale, tra uomini e donne che hanno vissuto differenti forme di educazione al genere e che oggi guardano insieme al mutamento globale in corso.
Ripercorrere le diverse storie familiari e individuali all’interno delle quali si colloca la “socializzazione al genere” aiuta le donne a sviluppare uno sguardo critico anche rispetto al proprio contesto. Lo testimonia, in particolare, la capacità di critica sociale al femminile presente nei discorsi postcoloniali, come quelli sviluppati dall’ecologismo femminista indiano o dal femminismo islamico degli ultimi decenni.
Un primo obiettivo della ri flessione che intendiamo stimolare è quindi di intrecciare il discorso sui sessi con quello sulle culture poiché ciò aiuta a vedere il carattere globale del mutamento di equilibri tra generi.
Un secondo obiettivo è quello di esplorare nuovi discorsi sul potere formulati a partire dall’esperienza femminile quotidiana, dalle pratiche quotidiane di resistenza ai disequilibri, favorendo l’incontro tra linguaggi spesso distanti tra loro, ora chiusi nelle accademie universitarie ora nelle reti associative, perché tornino a vedersi reciprocamente e a fare
“massa critica”.

lunedì 3 febbraio 2014

Premio cinematografico "Lavoro e Partecipazione"

Domenica 2 febbraio 2014, nella Sala 3 del Cinema Massimo, in via Verdi 18 a Torino, è stata presentata la nuova edizione del bando cinematografico “Lavori in corto” promosso da Associazione Museo Nazionale del Cinema e Associazione Riccardo Braghin.

Nell’occasione è stato presentato il Premio cinematografico “Lavoro e partecipazione” promosso e finanziato da Sicurezza e Lavoro, rivista nazionale per la promozione di salute, sicurezza e diritti nei luoghi di lavoro, e rivolto a registi under 35 di tutta Italia (scadenza: 15 aprile 2014).

Sono intervenuti: Massimiliano Quirico direttore del periodico "Sicurezza e Lavoro", Valentina D’Amelio coordinatrice di Lavori in corto, Eugenio Gruppi presidente dell’associazione Riccardo Braghin, Vittorio Sclaverani presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, i registi Enrico Masi e Stefano Migliore, Francesca Rispoli dell’associazione Libera,

Nel corso della serata è stato proiettato in anteprima nazionale il documentario “Muro basso. Se la decrescita è anche uno spazio”, diretto da Enrico Masi e Stefano Migliore e realizzato dal gruppo Caucaso. Il film racconta le vicende legate a tre proprietà immobiliari confiscate alle mafie e restituite alla collettività grazie alla legge 109/96), attraverso il dialogo in carcere tra un giovane attivista del Sud Italia, Luciano Leggio, ed Enzo Biagi, fino alle parole di Don Ciotti e di un sopravvissuto a un attentato della ’ndrangheta.


 Nell’edizione 2013 del concorso “Lavori in corto” Sicurezza e Lavoro ha assegnato il Premio “Una casa senza lavoro” al documentario “Si può entrare? Siamo profughi” di Davide Lessi e Matteo Corgnati.
Il concorso 2013:
www.sicurezzaelavoro.org/casasenzalavoro.html
La premiazione 2013:
www.sicurezzaelavoro.org/premiazionecasasenzalavoro2013.html

Oltre a Sicurezza e Lavoro, sostengono e collaborano con “Lavori in corto” numerosi partner: Fondazione CRT, Regione Piemonte, Città di Torino, MoleCola, M**Bun, Giemme, Akita Tour, 1911 Lokomotif Ensemble, Sostegno Armonico, Il Contesto, Tactile Vision Onlus, Turin. Storia e storie della città, Museo Nazionale del Cinema, Film Commission Torino Piemonte, Casa del Quartiere di San Salvario, Fondazione Mirafiori Onlus, La Casa nel Parco di Mirafiori, Cinema Italiano.info, Blu.is, Socializers, Associazione Chicca Richelmy, Franti Nisi Masa, Centro Studi Sereno Regis, Cecchi Point Hub Multiculturale, Videocommunity, Acmos, Ar.Te.Mu.Da., Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Dams di Torino, Psicologia Film Festival, Collettivo di Psicologia, Mic - Media Intercultura e Cittadinanza, Scena Madre, Sur - Società Umane Resistenti, Toolbox, Centro culturale albanese e Social Lab Film Festival.

Altre notizie, aggiornamenti, video e foto sulla pagina Facebook di Sicurezza e Lavoro e sul canale YouTube. Archivio rivista: www.sicurezzaelavoro.org/archivio.html

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma
Ilaria Guidantoni insieme all'attore teatrale Giuseppe Bisogno, che ha curato le letture, e al musicista Edoardo Inglese, autore di una selezione di brani musicali

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012
Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata a Milano", libreria Milano Libri. Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi, e Laura Silvia Battaglia, inviata esteri di Avvenire. Letture a cura dell'attore Michele Mariniello

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012
Ilaria Guidantoni ospite di RADIOLIVRES, con Vittorio Macioce, caporedattore de' Il Giornale, ed Edoardo Inglese,"musicante", in una serata di parole e musica

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo
L'autrice tra Lorenzo Veroli, il Segretario del Club e Chiara Ercolino

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012
Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, l'on. Elisabetta Zamparutti (Radicali Italiani) e il giornalista tunisino Salah Methnani, inviato di Rainews24

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"
Marzia Messina, ideatrice del progetto e realizzatrice per "Prima che sia buio" della foto dell'autrice

Il fotografo di 365D Sham Hinchey

Il 29 agosto di 365D

Con Raffaella Fiorito, mia vicina di calendario

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Metti una sera d'estate, prima che sia buio...

"Prima che sia buio" incontra l'arte alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta

Ilaria Guidantoni e Barbara Paci

La scrittrice con i genitori

La scrittrice tra Daniela Argentero e Barbara Paci

La scrittrice tra gli amici

Leggendo "I giorni del gelsomino" con il pittore Agostino Rocco

Leggendo "Colibrì"

L'autrice con Agostino Rocco

A Jorio, dedicato a Pistoia, alla Toscana e a una città d'arte

Tra Firenze e Pistoia

Con il pittore Agostino Rocco tra parole e immagini