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Eventi culturali
Articolo di: Ilaria Guidantoni
Leonardo da Vinci, il genio e le invenzioni - una mostra a Palazzo della Cancelleria a Roma racconta il dialogo tra sogno e tecnica
Una mostra che nasce dalle riproduzioni del Codice Atlantico, illustra le macchine di Leonardo da Vinci: a Palazzo della Cancelleria, nel cuore di Roma, a due passi da Campo de’ Fiori, fino al 2015, un percorso interattivo – con una finalità didattica – mostra il genio di Leonardo attraverso le sue invenzioni (macchine e velivoli).
L’ideatore, Augusto Biagi, che abbiamo avuto l’opportunità di incontrare grazie alla giornalista e scrittrice Gaia Maschi Verdi – curatrice della comunicazione Internet - che ci ha accompagnato in una visita di eccezione, insieme a Sandra Negri (che sta curando la campagna Facebook, Leonardo genio delle invenzioni) è l’ideatore e il creatore di questa mostra, realizzata in cinque lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo; con una parte interattiva per la quale si aggiungono la traduzione in russo, cinese, giapponese e coreano. Aspettiamo l’arabo, essenziale per il Mediterraneo).
Il percorso è interattivo e chiunque può avvicinarsi e ‘giocare’ con le macchine in un approccio decisamente domestico e in uno spazio – gli ambienti del piano terreno del Palazzo storico – solare e arredato con grande calore, lontano dall’astrattismo freddo di molte mostre illustrative e didattiche. Un luogo ideale per organizzare e ambientare eventi, in mezzo al colore caldo del legno naturale e dei pannelli illustrati per una volta tanto leggibili, fatto non scontato negli allestimenti museali.
Abbiamo chiesto al Curatore della mostra come sia nata l’idea. «Devo confessare che è nata per gioco, nel 2008, quando con alcuni amici abbiamo cominciato, per divertimento, ad interessarci, al Codice Atlantico; per poi decidere con uno spirito di pura avventura di cominciare a costruire le macchine leonardesche, secondo le misure e le proporzioni indicate dal ‘genio’». Un approccio decisamente in linea con il personaggio rinascimentale protagonista dell’esposizione – nato a Vinci, in provincia di Firenze nel 1452 e morto ad Amboise, sotto Francesco I, nel 1519. E’ il senso del sogno, di un uomo che dire ante litteram sembra riduttivo, sognava di volare in pieno Rinascimento. Il senso del gioco come potere creativo è forse l’elemento di maggiore importanza da recuperare, il senso stesso di questo percorso espositivo. Non è un caso che quasi in contemporanea a Tunisi, alla Cité des Sciences, sia in corso un’iniziativa itinerante che farà tappa nel Maghreb e a Malta dedicata al ‘genio’ italiano. Il senso è quello del recupero della cultura enciclopedica, di derivazione classico-aristotelica, che non distingueva l’uomo di scienze da quello di lettere, rendendo sterile l’uno ed astratto l’altro. E’ solo la cultura moderna che ha frazionato l’essere umano funzionalizzandolo alle regole del mercato, che sono settoriali. Una delle caratteristiche della mostra è l’elemento del viaggio: si tratta di un’iniziativa itinerante – che ha già avuto una fermata ad Istanbul – e che potrà sostare dovunque le macchine vengano richieste.
Addentrandoci nell’itinerario leonardesco, si scopre che il nostro concittadino aveva ordinato le macchine secondo i quattro elementi fondamentali, quali acqua, aria, terra e fuoco. Per fare un’esempio, appartiene a quest’ultimo la bombarda, antesignana del carro armato, già realizzato nel Medioevo e reinventato da Leonardo da Vinci. Tra le tante curiosità, la catena che guida la ruota della bicicletta, che oggi neppure consideriamo una vera e propria macchina; il prototipo della stampa prima dell’invenzione di Gutenberg; l’antenato del carillon (fu grande la passione del fiorentino per la musica); l’invenzione dei cuscinetti a sfera, allora in legno. E ancora l’idea dell’uomo galleggiante, in grado di muoversi sull’acqua con l’uso di ‘baghe’, otri di pelle gonfi d’aria e fissati ai piedi che rappresentano tuttora in qualche modo un inedito. Giungiamo, al termine dell’esposizione (47 macchine), dove un elemento importante è rappresentato dallo studio del volo degli uccelli e dalla possibilità di galleggiamento dei corpi, in una sintesi offerta dall’uomo galleggiante dal guanto palmato con la ciambella. L’ultima sala è nel ventre di Roma, dove è stato ritrovato un sarcofago in pietra del 43 a.C,, immerso in una cisterna d’acqua, diventata lo scenario per allestire questo marchingegno. Leonardo era affascinato dalla possibilità di nuotare sopra e sotto l’acqua e realizza questo manichino, una mano del quale è rappresentata a guisa di piede d’uccello, all’origine delle moderne pinne.
Palazzo della Cancelleria - Piazza della Cancelleria, Roma (su Corso Vittorio Emanuele II, a metà strada tra Campo de’ Fiori e Piazza Navona)
Info e prenotazioni: telefono 06/69887616
mail info@mostradileonardo.com
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30
Sul web: www.mostradileonardo.com
Il Chiasmo delle idee nasce come un piccolo laboratorio artigianale di pensiero con l'idea che la creatività è l'incontro di un viaggio interiore che attinge all'esterno.
sabato 26 maggio 2012
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