Il libro di Ilaria Guidantoni sposa il sociale con la Convention Annuale del Gruppo EFFEGI
Napoli, Sabato 2 Luglio 2011
Roof Garden Hotel Romeo
Musiche dal vivo di Ernesto Minopoli
“Prima che sia Buio”, raccolta di poesie e racconti (Colosseo Grafica Editoriale) arriva a Napoli per incontrare arte e cultura, ma anche il mare e il paesaggio mediterraneo, che si fondono nell’ispirazione del libro, come il fondale di una scena sulla quale si svolge la vicenda. L’opera, eterogenea nello stile e nelle ispirazioni, è un viaggio interiore della protagonista, alter ego della scrittrice ma anche reale geografia di incontri di terre e persone, sempre guardando oltre, verso quell’altrove prima che sia tardi, prima che sia buio appunto.
Lo stile variegato è una sfida, di mantenere l’armonia nella differenza come un’orchestra ma anche l’affermazione di una concezione della vita che è incontro dell’altro, “il viaggio che non ha termine”, che diventa ascolto, sostegno e accoglienza, quindi impegno civile nel dar voce alle diverse lingue e sociale.
"Questo il mestiere di vivere defatigante nel suo esercizio quotidiano sebbene sia la vera sfida, la mia responsabilità. Una dialettica tra poli dentro di me ma anche con quello che è fuori… Sapendo che non sarà mai abbastanza quello che potrò fare, spaziare senza perdere di vista il nucleo, in ordine sparso seguendo un filo". Una dichiarazione d’intenti ma anche una confessione che svela la sensibilità contraddittoria dell’Autore ma anche l’impegno che leggendo il libro emerge nel sociale e nel segno della politica.
Dalle prime liriche che nascono dal dolore per la perdita di qualcuno che è caro ne’ Il rumore del cielo, velate di malinconia e di onore alla memoria; alla rabbia di Terramare, un periodo errabondo, denso e confuso, con qualche deriva e la voglia di non arrendersi; fino ai racconti brevi, istantanee di viaggio con la predilezione per il paesaggio antropizzato. Poi il nucleo che dà il nome alla raccolta, un monologo in versi liberi pensato per essere letto ad alta voce, che anticipa quel viaggio che proseguirà nel libro successivo, “I giorni del gelsomino” (P&I Edizioni).
Nei due racconti finali la rabbia si fa proposta, per ammissione di Ilaria stessa, ed è allora che il dolore diventa pietà ed empatia, soprattutto per la sofferenza femminile riconosciuta come propria, in Buonanotte Aicha (fiaba africana ispirata ad una storia vera ed inserita nella campagna di Amnesty International 2010 “Io pretendo dignità”).
Chiude il cerchio Un insolito colibrì, racconto mitologico nella veste letteraria ed altamente simbolico con il femminile e maschile che si scambiano per ritrovare nella sintesi la vita, “la vera prova dell’esistenza di Dio”, come già aveva scritto in “Prima che sia buio”.
Questa partecipazione, ascolto, accoglienza dell’altro diventerà la vocazione de’ “I giorni del gelsomino”, un réportage interiore della rivoluzione tunisina (già alla edizione).
Più anime convivono nel libro come nell’Autrice, fiorentina di nascita, milanese di formazione e romana d’adozione, Giornalista del settore trasporti, si occupa di relazioni istituzionali nel settore del governo del territorio e in particolare di sicurezza stradale (autrice tra l’altro di “Vite sicure, Viaggio tra strade e parole”, Edizioni della Sera – Aprile 2010). Già consulente per alcune associazioni di Confindustria, è entrata nel CDA di Gruppo EFFEGI con la delega alla comunicazione. Il suo ingresso ha orientato l’attività della società anche al sociale: la serata napoletana sarà dedicata in parte alla Casa dello Scugnizzo – onlus napoletana fondata da Mario Borrelli nel 1950 per rispondere ai bisogni dei ragazzi di strada (Opera della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Nari di Napoli) – riportando un gruppo quotato al segmento Mac a Milano, alla città dove è nato.
Il Chiasmo delle idee nasce come un piccolo laboratorio artigianale di pensiero con l'idea che la creatività è l'incontro di un viaggio interiore che attinge all'esterno.
sabato 2 luglio 2011
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