giovedì 7 luglio 2011

Paideia, un impegno per i bambini più fragili di Daniela Argentero, Vice presidente


Sin dalla sua nascita, nel 1993, la Fondazione Paideia Onlus ha scelto di proporsi come risorsa solidale a favore delle famiglie che vivono situazioni di difficoltà e solitudine nel gestire il problema della crescita dei figli con disabilità. Paideia ogni anno offre sostegno a oltre trecento famiglie in situazioni di malattia o disabilità attraverso un supporto materiale o psicologico a singoli nuclei familiari, oppure attraverso l’organizzazione e realizzazione di iniziative socializzanti. Le diverse attività sono realizzate in collaborazione con professionisti esperti nel campo socio-assistenziale ed educativo e con il coinvolgimento di un elevato numero di volontari coordinati e formati dalla Fondazione. Estate Paideia, ad esempio, è un’esperienza di vacanza che la Fondazione dedica ogni anno a famiglie con bambini con disabilità. È una settimana al mare, lontano dai ritmi frenetici della quotidianità, in un grande villaggio turistico in Toscana. Per le famiglie con bambini disabili la vacanza rappresenta spesso un “bene inaccessibile”, a volte da un punto di vista economico, ma soprattutto da un punto di vista organizzativo e di pensiero, perché l’assistenza e la cura costante di cui questi bambini necessitano rendono difficile lasciare spazio ai momenti di svago e divertimento. Durante Estate Paideia, invece, i volontari affiancano bambini e famiglie, supportando gli aspetti organizzativi che ogni soggiorno comporta e permettendo di realizzare una vacanza “speciale”.

La Fondazione Paideia, inoltre, si occupa di promuovere, sostenere e monitorare progetti orientati alla prevenzione dei fenomeni minorili di esclusione sociale e di sostenere attività di ricerca finalizzate all’analisi e allo studio delle cause del disagio infantile, alla pianificazione di interventi efficaci e alla promozione di nuove iniziative anche di tipo sperimentale. Uno dei progetti più importanti realizzati ultimamente è Casabase ad Avigliana (TO), una proposta di accoglienza residenziale rivolta a minori gravemente traumatizzati da esperienze di maltrattamento e abuso in famiglia. Il progetto prevede, accanto alla presa in carico dei minori ospiti della comunità, un percorso terapeutico nei confronti della famiglia di origine, per valutare le competenze genitoriali e strutturare un intervento integrato a favore del minore e dell’intero nucleo familiare.
Il tema dell’infanzia violata, sviluppato anche da Ilaria Guidantoni con “Prima che sia buio” in particolare con la fiaba “Buonanotte Aicha” inserita nella campagna 2010 di Amnesty International “Io pretendo dignità”, è meritevole di particolare attenzione. A Ilaria va il ringraziamento per la sensibilità e l’interesse dimostrato nei confronti della Fondazione Paideia: il suo generoso contributo ci permetterà di continuare ad occuparci di bambini e famiglie che vivono in situazioni di disagio.

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