giovedì 23 febbraio 2012

La maternità tra incubo e sogno


La maternità tra incubo e sogno
Primo appuntamento con Laura Sales

L'iniziativa comincia con un'amica che ho conosciuto sul palcoscenico durante la rappresentazione di "Donne argentine in fondo al mare" dell'argentino Daniel Fermani. La mia idea è maturata insieme a lei e mi sembra giusto cominciare così...

“La maternità negata, imposta; la maternità cercata, desiderata
, ambita, rifiutata. Questo tema ha a che fare con la donna dalla sua nascita e l’accompagna in ogni fase del crescere; a volta amica, in altri casi nemica. In sé la maternità è luce ed ombra; possibilità e limite; senso di completezza e castrazione. La maternità è donna; madre e matrigna. Maternità come vita e morte allo stesso tempo. Morte della donna che era prima della nascita di un nuovo essere e nascita di una nuova donna, differente a volte sofferente per ciò che non c’è più; per chi ha lasciato il posto alla nuova donna che oggi abita la terra insieme ad un nuovo essere a cui ha dato la vita.
Io sono un’attrice e una regista di teatro, nei miei lavori il tema della donna è centrale; ed in particolare è centrale la doppia natura della donna come madre e matrigna. Senza rendermene conto da anni i testi e le donne che interpreto snodano la loro identità attraverso tale binomio; portatrice della vita e della morte come se questo mondo, all’apparenza limitato fosse, al contrario, ricco di sfaccettature e possibilità”. Perché mi interessa così tanto questo tema dell’ambiguità nella maternità? Non lo so o forse perché è un tema che cresce dentro il mio essere donna, madre e artista e queste tre sub identità a volte vivono una accanto all’altra, componendo lo stesso disegno; altre lottano e mi conducono nei labirinti delle mie viscere, delle mie contraddizioni; del mio essere una Donna; l’esperienza della maternità ha cambiato completamente la mia vita, il mio modo di stare al mondo; ha riempito quel vuoto che ho sentito sin dalla nascita e allo stesso tempo ogni giorno mi mette in discussione; mi mette in contatto con i miei limiti e le mie possibilità; ma ciò che più sento da dal momento in cui quel seme ha messo le radici dentro di me è la possibilità continua di essere madre e matrigna; creatrice e distruttrice.

Un brano che interpreti il suo scritto, che ha recitato o che le è caro?

“Capisco l’ansia capisco alla donna. Non capisco la madre. Perché madre dovrebbe essere chi ha vinto il tempo e guarda serena nello specchio della propria figlia il passo della sua vita stessa. Invece tu… Tu mi odii perché questo specchio non vuoi vedere; come se un altro specchio qualsiasi… Qualsiasi volto, qualsiasi aria non ti dicesse costantemente Sei chi sei e niente più di quello e niente c’è che tu puoi fare per cambiarlo. No. Madre sei e donna sei. La madre trasformò la donna e anche se donna continui ad essere, di madre obblighi devi assumere, lasciando sull’orlo della strada quella febbre che ti consuma darmi la valigia della tua mano stessa perché prosegua io il sentiero che tu hai iniziato e un giorno. Un giorno sarò quella stessa che quella valigia darà ad un’altra donna ad un’altra donna che proseguirà per me”. Tratto da “Corpi di donne su di un piano inclinato” di Daniel Fermani

Chi è Laura Sales?

Attrice e Regista teatrale romana, dove vive e lavora nella Capitale. E’ Direttore artistico di “La Casa de Asterion”, Centro italo argentino di ricerca e formazione attoriale. Dopo un inizio nel teatro classico, si è orientata al teatro di ricerca e teatro-danza. Arteterapeuta ad orientamento psicofisiologico, utilizza la danza come strumento di terapia ed integrazione dell’Io.
Laureata in Lettere indirizzo Dams, ha conseguito una laurea specialistica in Editoria e Giornalismo, presso l’Università Lumsa di Roma con una tesi in giornalismo televisivo, La dittatura argentina. Il buio dell’informazione. Collabora con il sito di cultura ed arte SaltinAria e come Addetto stampa in ambito politico e culturale ed organizza mostre ed eventi culturali.

I prossimi lavori?
“Lo scorpione bianco” di Daniel Fermani e “E donne strumenti” (titolo provvisorio) di Laura Sales e Fabio Bianchini. Entrambi gli spettacoli vertono su questo tema. Il primo, dell’autore argentino Daniel Fermani, è centrato sulla figura di Medea e sul dramma successivo all’uccisione dei figli; un testo nato dall’osservazione di una donna in un manicomio; dai suoi pensieri, dalle sue immagini, dai suoi delirio.
Il secondo è tratto da storie di donne che hanno ucciso i loro figli; sarà strutturato in monologhi ed ogni donna lavorerà con un musicista; con uno strumento che verrà utilizzato come altra voce della propria essenza. Ogni donna parlerà di sé, di quello che ricorda del proprio essere madre, del proprio figlio e poi della fine. Io e Fabio stiamo rielaborando i testi per renderli teatrali e allo stesso tempo stiamo cercando di non togliere nulla dal racconto; nessun elemento di verità, di drammaticità o di follia.

Un' anticipazione?
Chi sarò adesso? Niente di quello che sono stata continuerò ad essere. Niente di quello che fui. La ragione per la quale sono venuta a questo mondo non esiste più. La vostra presenza davanti a me, figli miei, prova ne è della mia determinazione. Vita sono stata e morte sarò. Umana ero, io, donna, madre forse. Cosa mi rese madre? Un parto, uno strappo nel mio corpo aperto?… No. E’ stata una decisione, un atteggiamento. Madre volevo essere, perché donna ero; fui; volli essere completa e quello mi avevano insegnato. Donna madre tutto. Tutto volevo essere per giustificare la mia presenza tra la presenza di tutte le cose sacre che popolano il mondo: le piante, il fuoco, i frutti, lo scalpore di un fiume. Essere volevo pure io diventare. Non sogno. Non fumo. Non immagine di un’immagine. Non spirito etereo. Piedi sul suolo volevo poggiare. Incarnazione della vita. Io. Come l’albero incarna la terra ed il cielo, così io, donna, incarnare volevo vita e morte, sonno e vigilia, carne ed anima. Tratto da’ “Lo scorpione bianco” di Daniel Fermani

Nessun commento:

Posta un commento

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", 16 maggio 2012, libreria N'Importe Quoi, Roma
Ilaria Guidantoni insieme all'attore teatrale Giuseppe Bisogno, che ha curato le letture, e al musicista Edoardo Inglese, autore di una selezione di brani musicali

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012

"Tunisi, taxi di sola andata" a Milano, 19 aprile 2012
Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata a Milano", libreria Milano Libri. Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi, e Laura Silvia Battaglia, inviata esteri di Avvenire. Letture a cura dell'attore Michele Mariniello

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata", libreria N'Importe Quoi di Roma, 13 aprile 2012
Ilaria Guidantoni ospite di RADIOLIVRES, con Vittorio Macioce, caporedattore de' Il Giornale, ed Edoardo Inglese,"musicante", in una serata di parole e musica

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso il Rotary Club di Marina di Massa, 29 marzo
L'autrice tra Lorenzo Veroli, il Segretario del Club e Chiara Ercolino

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione di "Tunisi, taxi di sola andata" presso la libreria Griot di Roma, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012

Presentazione "Tunisi, taxi di sola andata", Roma, Sala stampa Camera dei Deputati, 28 marzo 2012
Insieme all'autrice, Ilaria Guidantoni, l'on. Elisabetta Zamparutti (Radicali Italiani) e il giornalista tunisino Salah Methnani, inviato di Rainews24

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"

Giovedi 1° marzo 2012, alla Centrale Montemartini di Roma, dalle ore 18.30 presentazione di "365D"
Marzia Messina, ideatrice del progetto e realizzatrice per "Prima che sia buio" della foto dell'autrice

Il fotografo di 365D Sham Hinchey

Il 29 agosto di 365D

Con Raffaella Fiorito, mia vicina di calendario

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Presentazione di "Prima che sia Buio", Galleria d'arte Barbara Paci, Pietrasanta, 16 Luglio 2011

Metti una sera d'estate, prima che sia buio...

"Prima che sia buio" incontra l'arte alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta

Ilaria Guidantoni e Barbara Paci

La scrittrice con i genitori

La scrittrice tra Daniela Argentero e Barbara Paci

La scrittrice tra gli amici

Leggendo "I giorni del gelsomino" con il pittore Agostino Rocco

Leggendo "Colibrì"

L'autrice con Agostino Rocco

A Jorio, dedicato a Pistoia, alla Toscana e a una città d'arte

Tra Firenze e Pistoia

Con il pittore Agostino Rocco tra parole e immagini