Sorridere in attesa che il loto torni a fiorire
Una voce dall’Egitto
Gli egiziani non ridevano più. Ormai da molto tempo: i giovani erano tristi. Niente lavoro, nessun futuro, giornate perse nelle caffetterie a parlare del nulla; vivendo sulle spalle dei genitori, anche se laureati e con buoni voti. Anche Le famiglie non ce la facevano più. L’Egitto degli ultimi anni è diverso dalla Tunisia che Ilaria ricorda nel suo libro: le piazze, le caffetterie, la gente gentile… Ormai erano tutti nervosi: litigavano anche per motivi futili. Eppure noi egiziani prima eravamo i più allegri del mondo arabo: c’è ancora una battuta tra gli arabi su questo. Se si vede una persona allegra, gli si dice: ma sei egiziano? Hai bevuto nel Nilo? Purtroppo la crisi degli ultimi dieci anni ha cambiato tutto. Chi ha potuto, se n’è andato via. Ecco perché la rivoluzione del 25 gennaio è stata chiamata “la rivoluzione dell’allegria”. E’ iniziata grazie ad una protesta di un gruppo di giovani in contatto su facebook ma nessuno poteva immaginare che tutto il popolo li avrebbe seguiti. Da una decina di “amici”, sono diventati milioni in pochi giorni. Erano i disoccupati senza speranza, avevano studiato ma vedevano che il Paese era nelle mani di un gruppuscolo di businessmen miliardari, che facevano solo affari privati. Questo è stato il cuore dell’ultimo governo di Mubarak. Oggi molti ex ministri sono agli arresti con l’accusa di corruzione. I militari stanno verificando i loro conti in banca per recuperare i soldi rubati allo Stato. Al momento la situazione, se possibile è però peggiorata: la crisi economica in senso stretta si è acuita: il turismo è praticamente fermo, così come il commercio. Eppure la gente è tornata allegra: perché adesso almeno abbiamo la speranza di un nuovo vento. Ecco perché la rivoluzione è stata detta anche “la rivoluzione dei fiori di loto”, il simbolo della speranza per gli antichi egizi.
27 Febbraio 2011
Reda Ali
Il Chiasmo delle idee nasce come un piccolo laboratorio artigianale di pensiero con l'idea che la creatività è l'incontro di un viaggio interiore che attinge all'esterno.
domenica 27 febbraio 2011
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