martedì 22 febbraio 2011

Lettere dai lettori

Al di là delle distanze geografiche abbiamo avuto l'impressione che questo libro sia una tappa di quel viaggio che un filosofo del quale ci sfugge il nome, ma che lei sicuramente conoscerà, ha definito il più lungo e difficile che si possa intraprendere, quello all'interno del proprio io.

Le auguriamo che non sia un percorso troppo accidentato ma che i momenti belli e gratificanti si moltiplichino fino a divenire una catena senza soluzione di continuità.

Vogliamo inoltre ringraziarla di cuore per le posie che ha dedicato ai nonni, nel leggerle abbiamo riattualizzato la presenza discreta e amichevole di questi due veri "signori" che abbiamo avuto il privilegio di conoscere e cui siamo stati legati da sincero affetto.

Grazie di nuovo

Vanna Capecchi e Roberto Cosimelli, da Firenze

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